IL
SISTEMA ECHOLINK
--- ARTICOLO A CURA DI
BUSSONI VITTORIO IK4CIE ---
Anzitutto
la premessa: il radioamatore è sperimentatore, è progressista, è curioso. Non
si deve perciò fossilizzare sulle concezioni storiche della radio e del
collegamento radio rifiutando ogni aspetto e ogni variazione proposta dalla
tecnologia moderna.
Come
telegrafista, io per primo concordo che occorre salvaguardare i valori del
collegamento radio il più possibile realizzato con mezzi a volte poveri, e
indipendenti dalle grandi compagnie di Telecomunicazione che lavorano per
interesse. Per questo passo ancora le serate, e qualche nottata, a caccia del
debole segnalino telegrafico, da decodificare ad orecchio.
Tuttavia
la modernità ci pone di fronte a sistemi di comunicazione che sarebbe sciocco
ignorare e rifiutare a priori, se non altro per puro interesse conoscitivo, per
sperimentare e capire perché funzionano, per studiarne tutte le possibili
applicazioni, per utilizzarli se si rivelano comodi e utili.
In
questo quadro va visto il sistema Echolink, e altri sistemi come il
Packet-Cluster, il WSJT o il DSP.
Echolink
sfrutta le possibilità date dalla rete internet per consentire ai radioamatori
di parlare tra di loro a distanze comunque grandi, usando le piccole radio VHF
o UHF in FM di cui tutti ormai disponiamo. La figura qui sotto è l’esempio
lampante di un collegamento Echolink:
Un
radioamatore si muove in auto in un’area “A”
(supponiamo in provincia di Parma) e via radio raggiunge la stazione di
accesso “A”. Questa stazione di accesso, detta “NODO” , è collegata via
internet ad una stazione “B” paritetica, sita in qualsivoglia posto del mondo
purché dotato di accesso ad internet. Nell’area “B”(supponiamo a New York) si
muove l’auto “B” con il radioamatore a
bordo; i due possono comunicare tra loro
come se parlassero attraverso un ripetitore locale !
Questo
nella forma più semplice; è anche possibile connettere tra loro più nodi in
modo da comunicare simultaneamente con ogni parte del mondo; ciò non è
possibile in HF in quanto la propagazione, se è aperta per le Americhe non è
aperta per l’Australia o il Giappone,
quindi ben difficilmente queste aree possono parlare tra di loro nello stesso
momento in onde corte.
Pensiamo
a come può essere bello conversare, comodamente dalla propria auto, con
l’emigrato in Argentina e con quello a Sydney… mentre noi andiamo al lavoro lui
ne torna, oppure mentre noi pranziamo e lui si è appena svegliato.
Certo,
può assomigliare molto ad una conversazione telefonica, ma mantiene il fascino
della radio, ne mantiene le caratteristiche (non è full-duplex!) ed è, come
ogni cosa da buon OM, gratuita.
DESCRIZIONE TECNICA DEL FUNZIONAMENTO
Per
usare il sistema da utente occorre solo una radio RTX in FM, meglio se dotata
di un microfono in grado di emettere i toni DTMF. Per realizzare un nodo,
occorre invece connettere un apparecchio radio ad un computer che abbia accesso
ad internet. L’apparecchio radio riceve i segnali nella sua area di copertura,
e li passa, attraverso la presa dell’altoparlante esterno, al computer, che li
accetta dal suo ingresso LINE-IN nella scheda audio.
Il
computer tramite un apposito programma in tecnologia VOIP (Voice Over IP)
digitalizza la voce e la fa viaggiare su internet fino al computer
corrispondente ove vi sarà una stazione del tutto uguale che provvederà a
ritrasformare il segnale da digitale in analogico e a renderlo disponibile
all’ingresso microfonico di un apparato radio trasmittente, di cui si gestirà
anche il PTT tramite un’apposita interfaccia.
Il
sistema è piuttosto semplice sia in teoria che nella pratica. La scheda di
interfaccia si può realizzare seguendo lo schema qui sotto riportato ( a cura
di IK1PLD ):
OSSERVAZIONI SUL SISTEMA FISICO
L’apparato
radio può essere un apparato qualunque, in AM, FM, SSB, non ha importanza;
tuttavia per ovvie ragioni di comodità si scelgono apparati in FM in VHF o UHF.
Le
operazioni si possono svolgere in una frequenza diretta oppure la radio può
operare come un ripetitore, o utilizzarne uno già esistente.
Il
problema dell’utilizzo di una frequenza diretta esiste se nella nostra zona
operano 2 OM, che tra loro non si sentono, ma entrambi ricevono e possono
impegnare la radio del nodo.
In
questa situazione è facile che accada che un QSO non possa stare in piedi in
quanto i due OM non si sentono tra di loro, ma entrambi sentono la stazione DX
che arriva da internet…
L’utilizzo
di una frequenza diretta può essere fatto quindi solo da stazioni a basso
traffico locale (un OM per volta, o gruppi di OM vicini tra loro che si sentono bene in diretta).
Per
risolvere questo problema la radio del NODO deve invece operare su un
ripetitore o essere lei stessa un ripetitore. In questo caso, ogni stazione
locale passa dal ripetitore e viene ricevuta sicuramente da tutte le altre
stazioni locali; ovviamente anche la stazione DX verrà ripetuta dal ripetitore
e resa così ascoltabile da tutti.
GESTIONE DELLE POSSIBILITA’ DI
COLLEGAMENTO
Viene
ora spontaneo chiedersi come si può collegare il nodo di New York piuttosto che
quello di Sydney. Gli inventori del sistema, e realizzatori del programma
Echolink, hanno pensato di utilizzare un sistema di numerazione quasi
telefonico. Ad ogni nodo, che per essere tale deve ottenere l’abilitazione del
comitato di Echolink, viene assegnato un numero di 4 o 5 o 6 cifre.
Tale
numero sarà il suo numero identificativo. Per connettere un nodo remoto, dovrò
comporre tale numero utilizzando un microfono DTMF e trasmettendo i toni alla
radio del nodo locale. E’ ovvio che devo conoscere il numero che devo comporre,
ed una sorta di “elenco telefonico” dei nodi attivi è disponibile in internet
nel solito sito www.echolink.org/logins.asp
.
E’
possibile definire dei codici di chiamata abbreviati, così nel nodo di Parma
IZ4GJJ-R abbiamo trovato 30 nodi interessanti e abbiamo associato loro dei
numeri brevi, da 70 a 99. La lista completa la trovate a fondo pagina. E’ così
possibile connettersi al nodo – per esempio- di Lecce (che sarebbe 225077)
digitando solo 80.
ESEMPIO:
mi
trovo in auto nella zona coperta dal nodo IZ4GJJ-R, e voglio parlare con i
radioamatori di Sydney. So che il nodo VK2BGL-L ha il numero 1484.
Tramite
il microfono DTMF compongo 1484 e attendo che il sistema mi risponda, con una
voce sintetizzata dal computer del nodo, con le parole “CONNECTED TO
VK2BGL-LINK”.
Da
questo momento la mia voce viene ripetuta in Australia e se vi è un
radioamatore australiano in ascolto sulla frequenza di VK2BGL (che è 146.550
per la cronaca), egli mi può rispondere e possiamo fare il nostro bel QSO.
Allo
stesso modo posso connettere anche altri nodi, di cui conosco il numero
identificativo, e fare un QSO multi-nodo come dicevamo prima.
Occorre
tenere a mente che il segnale impiega qualche secondo per viaggiare via
internet e venire ritrasmesso nel nodo di destinazione, quindi tra un passaggio
e l’altro è buona norma attendere circa 3 secondi, per consentire ad altri
utenti di entrare nel QSO.
Alla
fine del QSO, è buona norma disconnettere i nodi che si sono connessi, dando
l’apposito comando (in genere #); in questa maniera si lascia libero e
“sganciato” il nodo per il prossimo
utilizzatore.
ALTRI COMANDI
posso
inviare altri comandi al nodo, sempre con la tastiera DTMF; i più usati sono
0
8 : la voce del computer mi risponde
elencando i nodi e le stazioni attualmente connesse al nodo interrogato
* : la voce del computer mi risponde con il
nominativo del nodo interrogato
# : disconnette l’ultima stazione connessa
0
9 : riconnette l’ultima stazione disconnessa
FUNZIONI DEL SYSOP
Il
gestore del nodo è bene che possa intervenire in tempi rapidi per risolvere
alcune situazioni non simpatiche che si possono creare. Tali situazioni sono
prevalentemente di correzione di errori operativi di operatori sprovveduti; può
accadere che il nodo resti connesso ad altri nodi, percui si sentono QSO che
non interessano. Può accadere anche che attraverso qualche nodo arrivino
connessioni a gruppi di nodi (denominate “conferenze”) non volute. In questi
casi, il sysop può, agendo sul computer del nodo, disconnettere gli intrusi e
regolamentare il traffico.
Nel
nodo IZ4GJJ-R, ciò è possibile in quanto Mirco ha completo e quasi immediato
controllo del PC, anche tramite programma PCAnywhere che ne permette il
controllo da remoto.
OPERAZIONI DAL COMPUTER DI CASA
Qui
si va nella parte meno radioamatoriale…. ogni radioamatore in possesso di
nominativo può richiedere di poter usare il programma Echolink dal computer di
casa (USER). Tramite questo programma si possono fare QSO parlando nel
microfono del computer e ascoltando il corrispondente dalle casse del PC. Ci si può connettere ad altri OM USER e
quindi fare QSO puramente via internet (triste, dal punto di vista radioamatoriale)…
oppure si possono connettere nodi LINK o REPEATER in modo da parlare con gli OM
che accedano a quel nodo via radio.
IL PROGRAMMA
La videata principale del programma, sia
quello per USER che quello per SYSOP, è
la seguente:
Nella
parte sinistra dello schermo sono elencati i continenti, e al loro interno le
nazioni; selezionandone una, nella lista a centro schermo appaiono le stazioni
collegabili in quel momento. Appaiono con l’icona della faccina le stazioni
USER (cioè un singolo radioamatore che utilizza il computer di casa); con
l’icona della catena le stazioni LINK (stazioni radio funzionanti su una
frequenza diretta); con l’icona degli ingranaggi le stazioni REPEATER (stazioni
radio funzionanti come - o connessi con – un ponte ripetitore).
Sempre
dalla parte sinistra dello schermo, accedendo alla cartella “Node Types” è
possibile collegarsi alle conferenze, che sono gruppi di nodi interconnessi tra
loro.
Nella
parte destra dello schermo, in alto, vi è – una volta connessi ad un nodo
- l’elenco delle stazioni connesse in
quel momento a quel nodo, mentre in basso una finestrella consente l’invio di
brevi messaggi di testo alle altre stazioni connesse.
NOTE PER L’USO DAL PROPRIO PC
Il
programma va scaricato da internet; è necessario scaricarlo da internet, e non
copiarlo da un amico, perché il nostro nominativo deve venir abilitato all’uso
del programma, e ciò si ottiene dalla pagina di download ufficiale. Una volta
installato il programma, occorre avviarlo ed inserirvi il proprio nominativo,
ma poi bisogna pazientare un paio di giorni per vederlo funzionante, fin quando
il nostro nominativo verrà attivato e riconosciuto dal sistema.
Il
programma per funzionare richiede l’accesso incondizionato ad internet. Non ci
sono problemi se possediamo un modem 56K o ADSL, mentre se usiamo un router
occorre impostare che il programma echolink deve poter “passare”; per fare ciò
è necessario specificare che le porte UDP 5198 e 5199, e la porta 5200 TCP, devono essere aperte.
Riferirsi ad un conoscitore di reti per configurare correttamente questi
parametri . Se poi utilizziamo Windows XP con service-pack 2 e firewall
abilitato, o un altro firewall software come ZoneAlarm, occorre specificare
anche al firewall che il programma echolink deve poter passare. Ciò non
costituisce una falla nella sicurezza perché non è possibile che entrino virus
o malware nel computer tramite echolink.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Nel
sito ufficiale www.echolink.org si trova
tutto ciò che occorre sapere su Echolink, naturalmente in lingua inglese.
Per
ora è tutto…. il nodo Echolink della Sezione ARI di Parma è già in funzione, ha
nominativo IZ4GJJ-R, numero di nodo 242278, ed opera appoggiato sul ponte
IR4UAW (ARI-Parma) che ha ingresso a
431.950, uscita a 430.350, subtono
141,3 Hz. E’ possibile collegarsi con nodi in tutto il mondo tramite i
comandi DTMF descritti in precedenza, un nodo per volta. E’ anche possibile
collegarsi alle conferenze.
CHIAMATE ABBREVIATE (valide solo per il
nodo iz4gjj-r):
NUMERO |
NODO |
CITTA' |
numero
originale |
CORTO |
|
|
|
49 |
IR8BY-R |
Benevento |
6203 |
50 |
conferenza
ITA-LINK |
|
266914 |
51 |
conferenza
ITALY |
|
1005 |
52 |
IK4VFB-L |
Fidenza |
225951 |
53 |
IW3AMQ-R |
Bolzano |
12500 |
54 |
IR3UI-R |
Dolomiti |
73551 |
55 |
IR1UCW-R |
Torino |
262414 |
56 |
IR3UEO-R |
Dolomiti
BL |
6887 |
57 |
IR4UBK-R |
Rimini |
7723 |
58 |
IQ9RG-R |
Ragusa |
127645 |
59 |
IK2QCA-R |
Como -
R4ALFA |
200466 |
60 |
XE2JEG-R |
Chihuahua
- Messico |
5966 |
61 |
K1JY-R |
NH |
1118 |
62 |
N2HLT-R
|
New York |
198920 |
63 |
N3SNN-R |
PA |
70767 |
64 |
WA9ORC-L |
Chicago |
140533 |
65 |
W7AOR-R |
NV – Las
Vegas |
102884 |
66 |
K0JTA-R |
MN |
9636 |
67 |
KH6OJ-R |
Oahu -
Hawaii |
307352 |
68 |
KB6LED-R |
San
Francisco |
45808 |
69 |
KB6C-R |
Los
Angeles |
105489 |
70 |
ZL2ARG-R |
|
|
71 |
ZL1VK-L |
Auckland
N.Z. |
6504 |
72 |
ZL3CAR-R |
Christchurch
N.Z. |
101553 |
73 |
DU3EJP-R |
Subicbay
- Filippine |
242438 |
74 |
LU4HH-R |
Cordoba |
119006 |
75 |
BRAZIL
conferenza |
|
48707 |
76 |
CE1RTU-R |
Atacama -
Cile |
|
77 |
OA4CN-R |
Lima Peru |
161185 |
78 |
HK3AVR-R |
Bogotà -
Colombia |
77741 |
79 |
HP1PC-R |
Panama |
300747 |
80 |
ZP9USA-R |
Paraguay |
229446 |
81 |
IR0AF-R |
Roma |
214106 |
82 |
F6GLS-R |
Parigi |
172106 |
83 |
3A2MZ-L |
Montecarlo |
6789 |
84 |
ZS6FCS-R |
Pretoria
- Sud Africa |
185459 |
85 |
ZS5PMB-R |
Pietermaritzburg
RSA |
244279 |
86 |
VU2NRO-R |
Hyderabad
- India |
133507 |
87 |
4Z4IZ-R |
Haifa -
Israele |
169676 |
88 |
JA1LNB-R |
|
2944 |
89 |
JR8YKS-L |
Sapporo |
378927 |
90 |
UA9OXC-L |
Novosibirsk |
115288 |
91 |
VA3SF-R |
Toronto -
Canada |
6398 |
92 |
KL7M-R |
Alaska |
334513 |
93 |
SAPPORO |
Conferenza |
|
94 |
AC5MR-R |
MS |
122965 |
95 |
K6RTL-R |
Sacramento
CA |
151827 |
96 |
VK2JTP-L |
Sydney
Australia |
3133 |
97 |
VK3RTL-R |
Melbourne |
1046 |
98 |
VK7ZCR-R |
Tasmania |
176335 |
99 |
VK6VX-R |
MTBarker |
235175 |
|
|
|